Come coltivare il basilico sul proprio terrazzo

Come si fa a coltivare il basilico senza doverlo così continuamente acquistare al supermercato? Si tratta di una pianta particolarmente amata soprattutto per le sue finalità gastronomiche: molti piatti della cucina italiana utilizzano l’intenso profumo del basilico per arricchire gli altri ingredienti e combinare dei sapori particolarmente suggestivi per il palato, dal classico pesto genovese fino al semplicissimo sugo di pomodoro o alla pizza napoletana.

Il basilico di solito si compra alle bancarelle dei mercati, dal fruttivendolo o al supermercato, fresco oppure surgelato: ma se riuscissimo a coltivarlo in casa, otterremmo un risparmio notevole e la possibilità di avere sempre foglie fresche e profumate a portata di mano. Senza dimenticare inoltre che il profumo emanato dalle foglie di una pianta tiene lontane le zanzare: e questo non è l’unico beneficio che possiamo trarre dalla pianta del basilico. Ma andiamo con ordine!

Dalla semina alla raccolta: coltivare il basilico in casa

Non è difficile coltivare la pianta del basilico, però ci sono due requisiti fondamentali da osservare e cioè buona terra e sole. Per il resto si tratta di un vegetale che ha bisogno di poche attenzioni, tant’è che può crescere in qualsiasi contenitore.

Bisogna ricordare che il basilico è una pianta annuale, che si secca durante la stagione dell’inverno e può essere coltivata non solo nel giardino ma anche in un vaso semplicemente sul proprio balcone o sul terrazzo. Ecco i vari step per la coltivazione ottimale del basilico:

  1. per il posizionamento, consideriamo che le piante possono raggiungere anche i 60 cm di altezza: procuriamoci dei vasi in terracotta di medie dimensioni, da riempire con del terriccio universale
  2. distribuiamo uniformemente sul terriccio i semi di basilico e copriamoli con pochi centimetri di terra
  3. il periodo migliore per la semina va da febbraio o marzo fino ai primi di giugno
  4. i vasi vanno posizionati in un punto soleggiato e luminoso in maniera però che le piante non vengono colpite direttamente dai raggi del sole, perché le foglie rischierebbero di bruciarsi
  5. soprattutto all’inizio della semina, le piante vanno innaffiate frequentemente perché hanno bisogno di più umidità: il momento migliore per idratarle è al mattino
  6. le piante germogliano in poco più di una settimana: la raccolta può essere effettuata dopo un mese dalla semina, partendo dalle foglie più grandi che risultano anche le più vecchie
  7. dopo il primo mese inizieranno a spuntare dei fiori che vanno potati per consentire alla pianta di crescere sempre più folta e robusta
  8. eventualmente i semi possono essere raccolti dalle spighe seccate quando hanno assunto una colorazione marrone: è sufficiente sfregarle tra le mani per far uscire i piccoli semi che vanno conservati in un luogo asciutto e al riparo dalla luce e dal calore (così facendo possono conservarsi attivi per degli anni).

Come coltivare il basilico: i benefici

Come abbiamo accennato all’inizio, il basilico detiene numerose proprietà, oltre a tenere lontane le zanzare e lenire il prurito in caso di puntura (basta semplicemente strofinando una foglia sul punto colpito).

Utilizzate fresche, le foglie di basilico sono un rimedio naturale per i disturbi dell’apparato digerente, utilizzate anche in caso di coliche e di nausea, soprattutto quando ci si lascia andare a qualche eccesso a tavola. L’olio essenziale viene utilizzato nello specifico per calmare gli spasmi intestinali.

Il basilico contiene fibre, acqua, proteine, zuccheri, vitamine e minerali: aiuta a riattivare l’appetito e migliora i sintomi della sindrome influenzale e delle bronchiti..

il basilico viene utilizzato anche nei preparati antiage per la pelle e i capelli, cui ridona tono e lucentezza. È possibile applicare un impacco di olio essenziale direttamente sulla cute, per stimolare la circolazione del sangue grazie alla presenza di antiossidanti e altri attivi.

 

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