Il ribes rientra nella categoria dei piccoli frutti insieme ai lamponi, alle more e ai mirtilli. Si tratta di arbusti adatti anche a piccoli orti in tutte le sue varietà anche se il ribes rosso e quello di color bianco sono considerati i migliori per il consumo fresco mentre quello nero è destinato soprattutto alla trasformazione in salse e marmellate.
La potatura di questa pianta è un’operazione molto importante per la buona salute dell’intero arbusto e va eseguita ogni anno con attenzione. Grazie a una potatura ottimale le piante potranno costantemente fornire abbondanti e saporiti piccoli frutti.
Quando potare il ribes: fase di allevamento e produzione
La prima cosa da sapere è che nella pianta del ribes distinguiamo due momenti che condizionano la potatura ossia la fase di allevamento durante la quale si forma lo scheletro della pianta e la fase di produzione in cui si osserva la produzione vera e propria dei frutti.
La potatura durante la fase di produzione si mette in atto durante l’estate fino alla primavera seguente, escludendo le fasi più fredde. C’è molto tempo quindi per pianificare ed eseguire correttamente la potatura ma c’è un enorme vantaggio nell’effettuarla subito al termine della raccolta: in questo modo infatti si garantisce la massima illuminazione della chioma che migliorerà la produzione dell’anno successivo.
Nell’allevamento del ribes a cespuglio, la pianta può seguire nella crescita pali e fili metallici come guide e si tratta della scelta più pratica e meno impegnativa in assoluto. Dopo aver messo a dimora le piantine, si rasano le cosiddette barbatelle vicino a terra lasciando solo alcune gemme: può sembrare un’operazione particolarmente drastica ma essa serve tuttavia a stimolare nuovi e più vigorosi germogli tra cui poi si sceglieranno i migliori per la struttura principale del cespuglio.
Se si acquistano invece delle piante già formate con alcuni rami da circa 40 o 50 cm questa operazione non è necessaria e ad ogni modo nel primo anno dal momento della messa a dimora non ci si deve attenere la produzione.
Come potare il ribes: le proporzioni dell’arbusto
Quando le piante sono a regime, ogni anno è opportuno eliminare le branche più vecchie, sfoltire le zone dei rami più fitti in maniera da favorire l’ingresso della luce eliminando per primi quelli che crescono verso il basso o verso l’interno.
Indicativamente si consiglia di fare in modo che ogni cespuglio sia composto per un terzo da rami di un anno per un terzo da branche di un paio d’anni e per il restante terzo da branche di tre anni.
A seconda del tipo di ribes ci possono essere delle differenze per quanto concerne la capacità di fruttificare anche in rami più o meno corti ma la regola di diradare i rami più stretti è utile per tutte le varietà: questo tipo di potatura riesce a contenere la pianta sia in altezza sia in espansione laterale senza sacrificare la capacità fruttifera.
È importante utilizzare attrezzi da taglio robusti e professionali e munirsi di guanti protettivi, prediligendo tagli netti e inclinati senza lasciare sfilacciamenti e facendo in modo che il legno non venga sfibrato.
Sempre meglio non esagerare con i tagli che comunque causano una ferita per le piante e che possono essere trattate con propoli in maniera ad aiutare la cicatrizzazione e prevenire malattie e parassiti che potrebbero insediarsi proprio in queste donne. Attenzione nel caso di piante colpite da qualche malattia: è bene eliminare le parti danneggiate e disinfettare le cesoie prima di utilizzarle nella potatura di altre piante per evitare la propagazione di eventuali patogeni.
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