Come curare il basilico in inverno

Le piante aromatiche sono essenziali in cucina, arricchendo molti piatti con il loro aroma distintivo, e per questo motivo sono considerate indispensabili. Tuttavia, alcune di esse non sono disponibili tutto l’anno poiché richiedono luce solare diretta e un clima estivo. Tra queste, il basilico rappresenta spesso una sfida per chi desidera coltivarlo in casa durante tutto l’anno, ma spesso si incontrano difficoltà. Preparare un delizioso pesto fresco anche in pieno febbraio non è affatto impossibile. Seguendo i passaggi di questa guida, è possibile imparare come prendersi cura del basilico e farlo prosperare anche durante l’inverno.

Come curare il basilico in inverno in casa

Il basilico segue un ciclo naturale che inizia con la semina all’aperto tra maggio e giugno e prosegue con la crescita fino alla fine di ottobre. Essendo una pianta stagionale, durante l’inverno tende naturalmente a appassire, distribuendo i semi intorno al suo fusto per poi germogliare di nuovo con l’arrivo dell’estate. Tuttavia, per continuare a godere del suo aroma anche durante i mesi più freddi, è possibile coltivare il basilico in vaso seguendo alcuni consigli e accorgimenti.

Il nostro consiglio al riguardo è quello di tenere le piantine di basilico al chiuso durante la stagione invernale avendo l’accortezza di lasciarle in prossimità di una finestra dove possono beneficiare di tutta la luce possibile. Se non è possibile ottenere la luce solare diretta, è consigliabile optare per lampade fluorescenti fitostimolanti. Queste lampade sono facilmente reperibili, disponibili sia nei negozi di acquari che online, e hanno un basso consumo energetico, quindi non avranno un impatto significativo sulla bolletta elettrica. Migliorare l’illuminazione rappresenta il primo passo fondamentale per assicurare il successo ottimale della coltivazione.

Ogni quanto innaffiare le piantine di basilico in inverno

L’irrigazione può risultare una sfida per coloro che desiderano coltivare questa pianta anche durante l’inverno. È fondamentale mantenere un equilibrio e una giusta dose d’acqua. Ma come fare per regolarsi in queste circostanze? Basta posare il dito sul terriccio e valutarne l’umidità: se risulta umido, allora non è necessario annaffiare, mentre se appare secco, è il momento di idratare la pianta. Inoltre, è importante monitorare la comparsa dei fiori e rimuovere i germogli appena spuntati per ottenere una pianta con foglie tenere, libera da lignificazioni e ideale per le preparazioni in cucina.

basilico in inverno
basilico in inverno

Come curare il basilico in inverno in giardino

Le basse temperature possono essere fatali per il basilico, se volete tenere le piantine all’esterno è fondamentale posizionarle al riparo da raffiche di vento, avvolgendo il vaso da teli appositi che hanno la funzione di scongiurare il congelamento.

Con queste considerazioni in mente, potete decidere se iniziare con la semina (che richiederà circa un mese per ottenere una pianta robusta) oppure acquistare piante già avviate presso i garden center e poi trapiantarle. Nel secondo caso, è importante seguire un procedimento adeguato: utilizzate un vaso largo e rotondo oppure uno rettangolare, ideale per balconi. La cura delle piante aromatiche è un’operazione che richiede particolare attenzione per evitare errori 

Posizionate uno strato di argilla espansa sul fondo per favorire il drenaggio e evitare il ristagno d’acqua, quindi aggiungete terriccio universale. Fate dei piccoli fori nel terriccio e piantate le vostre piante. Completate il trapianto con un po’ di concime granulare e annaffiate bene. Posizionate il vaso in una zona soleggiata e controllate regolarmente l’umidità del terreno e del del terriccio.

Quali sono le cure più importanti per il basilico

Sicuramente le cure colturali più importanti che si devono eseguire per mantenere la pianta di basilico sana e vigorosa sono principalmente due, vale a dire: la pulizia degli apici e la cimatura.

Per indurre una buona germinazione è fondamentale che i vegetali ancora piccoli siano cimati in maniera regolare. Successivamente bisognerà procedere con una buona regolarità alla pulizia delle punte.

E’ necessario che la pianta non vada a fiore e produca semi poiché questo potrebbe causare lo svuotamento delle foglie della parte bassa.

Quali sono le malattie e i parassiti del basilico

Le brusche cadute di temperatura e le gelate notturne possono causare disagi alla pianta, facendo diventare nere le foglie più giovani, delicate o esposte. 

Inoltre il basilico può essere colpito da vari parassiti e muffe. Come tutte le piante, il basilico è suscettibile a diverse patologie, tra le quali tre sono particolarmente comuni:

  • Pythium (marciume radicale)
  • Peronospora (muffa grigia sulle foglie)
  • Fusarium (gambo nero)

Questi problemi possono essere estremamente gravi e non esistono cure biologiche efficaci, pertanto è fondamentale prevenirli. In caso di Peronospora, si può tentare di rimuovere le parti malate della pianta e applicare un trattamento con rame, ma l’intervento è più efficace se la malattia viene individuata precocemente.

Pythium e Fusarium, invece, non hanno cure specifiche e le piante infette devono essere eliminate per evitare la diffusione dell’infezione ad altre piante. Il terriccio contaminato non può essere riutilizzato per piantare nuovamente il basilico.

Nota bene: trattandosi di un vegetale ad uso alimentare è necessario evitare di utilizzare prodotti sistemici.

parassiti
parassiti

Quali sono le caratteristiche botaniche del basilico

Si tratta di una pianta erbacea diffusa in Asia e in tutta Europa, conosciuta già nell’antichità. Generalmente a seconda della varietà e del tipo di allevamento questa pianta può presentare un’altezza massima di 60 cm.

Il colore delle foglie può andare da un verde chiaro al viola con retro più opaco e fronte lucido. Ma ci sono alcune varietà che possiedono foglie ricce o con grandi bolle. I fiori sono piccoli e bianchi. Essi sono raggruppati in grappoli allungati.

Quali sono i benefici del basilico

Il basilico è indubbiamente il sovrano degli orti e delle stagioni estive: il suo nome ha origini illustri, derivante dal latino “basilicum” e dal greco “basilikon phyton”, che significano “pianta regale e maestosa”. Non è un caso che “basileus” significhi re.

Fin dall’antichità, il basilico ha avuto usi che vanno ben oltre la cucina. Utilizzato per creare profumi e come rimedio terapeutico, ha sempre conservato il suo prestigio e la sua aura regale.

Il basilico è un concentrato di vitamine, sali minerali, flavonoidi e antiossidanti, che contribuiscono a proteggere il corpo dall’invecchiamento e a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi. Nel corso del tempo, la ricerca scientifica ha approfondito le sue proprietà benefiche, rivelando soprattutto le sue capacità antinfiammatorie e antibatteriche.

In aggiunta, il basilico favorisce la digestione e il corretto funzionamento dello stomaco. Per preservare al meglio il suo prezioso contenuto vitaminico, è consigliabile consumarlo crudo, magari aggiunto alle insalate o utilizzato nella preparazione del pesto.

Nella tradizione popolare, il basilico è associato a rimedi naturali che promuovono la vivacità mentale e il buonumore. Si ritiene che il segreto del suo potere benefico risieda nel suo colore vivace e nel suo profumo caratteristico. Inoltre, è considerato un tonico per il sistema nervoso e la mente, particolarmente utile in situazioni di stress, stanchezza e affaticamento.

benefici del basilico
benefici del basilico

Articolo aggiornato in data 23/04/2024